Che cos’è la newsletter e qual è il suo significato per il business

La newsletter è un tipo di e-mail, che a differenza della DEM ( o Direct E-Mail Marketing), è sostanzialmente di natura informativa. Grazie al bassissimo costo di invio per numero di copie – praticamente nullo! – può essere impiegata per diversi usi e obiettivi: informare di un nuovo prodotto; dare consigli a clienti e curiosi, offrire uno sguardo a ciò che accade dietro le quinte del business.

Non ha finalità di vendita diretta e immediata, quanto di mantenere attivo un contatto con un cliente o potenziale tale – coinvolgendolo, interessandolo – al fine di facilitare una possibile vendita futura.

(Pss: se cerchi uno strumento per creare newsletter e molto di più allora dai un’occhiata in fondo all’articolo!)

Indice:

L’utilità delle Newsletter

Cosa fanno le persone appena si svegliano la mattina? Guardano la casella delle e-mail: la posta elettronica fa saldamente parte della routine quotidiana. Molte persone si informano e acquistano prodotti attraverso questo canale – Amazon docet – il ché rende la newsletter uno degli strumenti di web marketing più importanti.

Proprio perché è ormai parte della nostra quotidianità, si tende però talvolta a sottostimarne l’efficacia: vuoi perché può capitare che la newsletter finisca nella cartella “spam” o “promozioni”, vuoi perché molte volte il destinatario la cancella ancora prima di leggerla.

È qualcosa che non deve sorprendere: la nostra mente, nell’epoca di smartphone e smartwatch, è satura di impulsi, di stimoli e di pubblicità. E per difendersi, reagisce chiudendosi a “riccio” ed eliminando gli stimoli in eccesso tra cui, appunto, le mail percepite come in eccesso – e qui, chi è senza peccato, scagli la prima pietra.

Attenzione però: questo non significa che scrivere e inviare newsletter non sia necessario e non abbia senso all’interno di una strategia di comunicazione aziendale! A parità di costo (nullo) una newsletter anche poco efficace è comunque meglio di una newsletter non inviata.

..una newsletter anche poco efficace è comunque meglio di una newsletter non inviata.

 

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..ma queste sono davvero un po’ troppe!

Ecco 4 buoni motivi per cimentarsi con l’invio di una newsletter!

I benefici della newsletter

1. Fidelizzano il cliente con comunicazioni mirate e cucite su misura

Inviare periodicamente la newsletter contribuisce a incentivare la loyalty di chi la riceve, venendo a conoscenza di tutti i valori caratterizzanti l’immagine del brand. La newsletter permette di costruire un testo su misura delle preferenze del lettore di riferimento. Lo scopo di una buona mail consiste proprio nel ricercare coerenza tra contenuto e destinatario, in modo da predisporre positivamente il secondo – prendendo l’angolo giusto – verso l’azienda e i suoi prodotti/servizi.

2. Incentivano le occasioni di dialogo intelligente

Attraverso l’invio della newsletter si cerca di mantenere il contatto con il cliente, nel tentativo di tenere aperto un canale di comunicazione con lui. Lo scopo è quello di rapire la sua attenzione e “scongelarla” dalla freddezza verso i messaggi esterni. L’azione più efficace da parte dell’invio della newsletter consiste nel saper sfruttare il giusto momento per mettere in risalto i prodotti o servizi di un’azienda e indirizzare le visite al sito web aziendale, alle pagine social e al blog.

3. Si integrano perfettamente con gli altri touchpoint del marketing mix aziendale

Le newsletter non vanno a scapito delle altre leve di comunicazione all’interno del business dell’azienda. Anzi, molto spesso l’invio di alcune informazioni personalizzate via mail diviene necessario per il completamento di una comunicazione mirata al cliente. Con un buon software di Marketing Automation l’integrazione è molto semplice e poco impegnativa perché altro non fa che aumentare le possibilità di collegamento e di comunicazione con gli altri canali aziendali.

4. Consentono di misurare i risultati

I tool di invio di newsletter dispongono poi di una sezione che consente di analizzare le reportistiche di invio (tassi di apertura, click, etc.), e tramite queste è possibile verificarne l’efficacia. È possibile anche avviare delle procedure di sperimentazione creando delle varianti diverse da inviare a gruppi distinti (prassi che prende il nome di A/B o split test).
Così facendo, si possono valutare i rispettivi risultati e da questi ricavare le informazioni utili sul tipo di comunicazione che preferisce il database, in modo da  riuscire a trovare il giusto messaggio per gli invii futuri.

Come creare una Newsletter efficace

Ok, quindi la newsletter è davvero fondamentale per tenere i contatti con clienti e potenziali clienti e per preparare il terreno alle vendite future.

Ma come creare una newsletter efficace?

Una mail dal layout professionale, di impatto gradevole e allineata con l’identità dell’azienda porta sicuramente a dei risultati migliori rispetto a una newsletter fredda, impersonale, forzata.

È fondamentale conoscere il segmento di mercato a cui la si vuole inviare, valutare se il target è quello corretto e considerare tutte le possibili ripercussioni se viene effettuato un invio a tutto il database di contatti: ragion per cui è sempre buona norma effettuare vari test con mail differenti su campioni di utenti e vedere tassi di apertura, click ricevuti e mail rimbalzate.

La newsletter è il prodotto di marketing che dev’essere curato nei minimi dettagli più di ogni altro e deve avere un filo conduttore che la tenga insieme in modo logico, piacevole, fresco e intrigante.

È il bollettino aziendale a cadenza periodica caratterizzato da argomenti a tema, utili e accurati, attinenti al campo di attività dell’azienda.
La newsletter essendo l’unica fonte di traffico che l’azienda può direzionare dove le è più comodo, deve avere un’anatomia che soddisfi dei requisiti particolari.

Ecco le migliori best practice da seguire quando si tratta di scrivere una newsletter:

  • Coerenza tra newsletter e contenuto della pagina di atterraggio o anche: non rimandare a pagine generiche che non corrispondono al contenuto della newsletter
  • Contenuti equilibrati e testo corto: come dicevamo all’inizio, gli stimoli sono tanti, per tutti. Meglio rimanere sul semplice e diretto per ottenere risultati migliori.
  • Soddisfare le aspettative degli utenti: o creare newsletter coerenti con gli interessi dell’utenza. (Il test A/B è il tuo migliore amico).
  • Oggetto accattivante: aiutiamo a capire all’utente con un colpo d’occhio di che cosa parla la newsletter e perché dovrebbe aprirla (scegliere l’oggetto è di gran lunga una delle parti più difficili!).
  • Tasto semplice di dis-iscrizione: ogni e-mail di marketing deve contenere, in ottemperanza alla GDPR del 2018, l’opzione per il destinatario di disiscriversi dalla mailing list.
  • Usare gli A/B test per effettuare più prove di efficacia e usabilità anche da mobile: quale layout funziona meglio da mobile? Quale da desktop? Lo split test anche qui è il tuo migliore amico.
  • Bottone di share per i social: aiuta il destinatario ad accedere al maggior numero possibile di informazioni su di te, se lo desidera.
  • Call to action convincente: aiuta i contatti a capire in maniera univoca cosa devono fare, con una call to action chiara ed efficace!
  • Mobile friendly: ormai buon parte delle mail vengono lette da dispositivi portatili. È bene tenerne conto quando si invia la newsletter!
  • Tanta pratica e tanta pazienza!

Molti utenti decidono di iscriversi ad una newsletter perché la reputano interessante, utile e imperdibile nei contenuti. Ma per ottenere dei risultati soddisfacenti è necessario dotarsi di strumenti ad hoc, ben più raffinati dei semplici strumenti di E-Mail marketing. 

A che pro mandare migliaia di newsletter se non sappiamo quali utenti cliccano sui contenuti e soprattutto quanti poi diventano effettivamente clienti?

Come diceva uno dei padri del marketing, Claude C. Hopkins: “Fare pubblicità in assenza di dati è una speculazione delle più azzardate“.

Lo strumento capace di inviare migliaia di mail, di raccogliere dati come tassi di apertura, numero di click sui link contenuti e misurare il Return of Investment finale, è un software di Marketing Automation.

Se ti interessa uno strumento di questo tipo, allora potresti dare un’occhiata a Nurtigo, la piattaforma 100% italiana di Sales & Marketing Automation.